Skip links

MINA/SAVORETTI DUO

Italia

Fabio Mina

Francesco Savoretti

Mina/Savoretti Duo Mina/Savoretti Duo

Italia

Threshold

Fabio Mina flauti, elettronica
Francesco Savoretti percussioni, elettronica

L’intuizione che guida il percorso creativo in Threshold – confine, soglia -parte dai due opposti significati etimologici presenti nella parola tradizione: tra-dare, cioè consegnare oltre, e tra-dere che rimanda al tradimento che verrebbe posto in essere nel momento in cui avviene lo stesso atto di passare di mano in mano, di sapere in sapere, di generazione in generazione. Qui, in questo cortocircuito tra l’esigenza di indagare e salvaguardare le emergenze culturali dei linguaggi tradizionali in via di estinzione, e di capire i nuovi meccanismi di quel tradire atavico, tipico di un sapere che viene trasmesso, si inserisce il nuovo lavoro del duo Mina / Savoretti. Threshold è una strada possibile, un percorso necessario, una semplice ipotesi che si mescola con le personali sensibilità artistiche e sonore dei due musicisti, pronte a essere messe in discussione, nude davanti alle scelte intraprese: Fabio Mina e Francesco Savoretti utilizzano i loro strumenti cercandone le caratteristiche più nascoste ed estendono le possibilità con elettronica dal vivo, effetti, sintetizzatori, spingendosi oltre i generi, tra improvvisazione e composizione, creando una musica avvolgente, imprevedibile, in cui gli elementi contrastanti dialogano tra loro.

links

Fabio Mina

Già durante gli studi accademici, Mina si avvicina all’improvvisazione e, dopo un’esperienza a Berlino dove lavora alla musica per la danza contemporanea e il teatro danza, inizia a collaborare col trombettista tedesco Markus Stockhausen da cui apprende l’approccio improvvisato della Intuitive Musik e che produce il suo primo album “Vìreo” per l’etichetta tedesca Aktivraum. Assieme al percussionista Marco Zanotti e Peppe Frana (oud elettrico) ha formato il trio Mothra, con cui ha lavorato in Europa e Asia. Ha collaborato con artisti come Kudsi Erguner, Geir Sundstøl, Fabrizio Ottaviucci, Cristiano De André e Vinicio Capossela.

Elemento portante per la sua musica è l’improvvisazione, il linguaggio che meglio permette di essere in contatto col momento e di esprimersi attraverso un ascolto non solo introspettivo, ma anche rivolto all’esterno, al clima, all’atmosfera circostante. Mina cerca di dare al flauto traverso un’immagine lontana da cliché e formalismi, esplorandone le possibilità acustiche e espandendone le sonorità attraverso l’utilizzo di elettronica ed effetti come vari tipi di delay, loop e harmonizer.

Tutti questi elementi contribuiscono a creare un suono, una musica che si discosta dalle visioni più puriste dei generi cercando di collocarsi, con spontaneità, tra fruibilità e sperimentazione, spesso ritenuti poli non comunicanti, territori lontani tra loro.

Francesco Savoretti

Inizia fin da piccolo con lo studio della batteria per avvicinarsi al mondo delle percussioni world. Dopo le esperienze All’UM Di Roma e a Siena Jazz, intraprende una ricerca personale verso le timbriche e le tecniche delle percussioni del bacino del mediterraneo, studiando a Creta e a Friburgo. Ha al suo attivo molte collaborazioni in ambito world jazz con il violinista Luca Ciarla, Il Fisarmonicista Carmine Ioanna , e la Camera Ensemble del Chitarrista Giovanni Palombo. Porta avanti il progetto UP Wellingcon Il suonatore di Oud Peppe Frana e collabora con il contrabbassista Carlo La Manna. Si esibisce in importanti festival internazionali: Melbourne Jazz Festival, Ottawa Jazz Festival, Bangkok jazz Festival, Montreal Jazz Festival, AMUZ Fest di Anversa, Accademia Chigiana, Festival del Barocco Europeo di Pordenone. A partire dal 2015 intraprende una nuova strada che lo conduce ad esplorare gli spazi musicali legati all’improvvisazione e alla contaminazione con i linguaggi dell’elettronica, alla ricerca di un nuovo percorso sonoro.

È tra i fondatori del Festival FRAME DRUMS ITALIA.

Share

You cannot copy content of this page

click