Xylouris White

(Grecia - Australia)

Xylouris White (Grecia - Australia)

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“Con ‘Black Peak‘ il duo greco-australiano trova un punto di comunione artistica e culturale ideale tra la musica folklorica secolare di Xilouris e la musica post-rock contemporanea di White. Un album prezioso di un fascino assoluto, che può solo crescere, ascolto dopo ascolto, senza sciogliere i suoi enigmi.”

Ondarock.it (21/12/2016)

Xylouris White
Jim White – batteria
Georgios Xylouris – liuto e voce

Black Peak è il secondo disco del duo di fuoriclasse formato dal liutista cretese Georgios Xylouris (figlio del leggendario cantante e suonatore di lira Psarandonis) e l’australiano Jim White, pirotecnico batterista dei Dirty Thtree (che vanta collaborazioni con Cat Power, Bill Callahan/Smog, Pj Harvey, Bonnie Prince Billy).
Prodotto da Guy Picciotto (Fugazi) e uscito a ottobre 2016 per l’etichetta Bella Union, Black Peak è un’opera di avant folk nomade e caleidoscopico, ispirato ai grandi spazi e frustato dal vento, un compendio prezioso di canzoni ruvide e fiere, innervate da una tradizione fluida e in movimento. Benché il lavoro in studio sia già notevole, il duo dà il meglio di sé nelle esibizioni dal vivo: l’andamento minimale e circolare del laoud e il canto greco di Xylouris trovano un perfetto contrappunto nel drumming spezzato e para-jazzistico di White e insieme danno vita a concerti avventurosi e inebrianti.

Jim White
Ci sono batteristi e batteristi. E poi c’è Jim White. Dopo aver richiamato l’attenzione a livello internazionale alla metà degli anni ’90 con l’acclamato trio strumentale tutto australiano dei Dirty Three, il virtuoso di stanza a New York è oggi quello che risolve i problemi / oggi è il punto di riferimento di tutti i cantanti che hanno in mente una collaborazione. Quelli che hanno lavorato con lui – e tutti quelli che White ha affascinato con la sua musica – testimoniano la sua abilità con ….. Il suo è uno stile unico forgiato nell’appartata Melbourne, che può risuonare in un momento con una tessitura poliritmica e, un attimo dopo, ritornare all’essenzialità del beat. PJ Harvey ha definito il tocco leggero e preciso di White come una danza, Will Oldham ne ha sottolineato l’abilità nello scomporre e destrutturare un brano, per poi ricomporlo fondendone le diverse parti. Artisti come Smog, Nick Cave, White Magic, Bonnie Prince Billy e Cat Power, sanno tutti che nell’approcio dell’accompagnamento di Jim White c’è molto di più di un semplice fraeggio. Il suo ritmo intuitivo e il suo singolare approccio emerge anche nell’omaggio al repertorio di Psarantonis Xylouris – l’iconico suonatore di lira originario di Creta – e nella sua collaborazione con Georgios Xylouris e il suo liuto. Con una carriera così lunga e variegata, i crediti sarebbero troppi per essere elencatis. Vanno citati progetti con registi, collaborazioni con artisti visivi e un album in coppia con la cantante Nina Nastasia. Membro fondatore del progetto avant-rock australiano Venom P-Stinger (oggi concluso), White ha curato anche il festival musicale All Tomorrow’s Parties. Nel suo tempo libero, suona la batteria. White non riposa mai sugli allori e con chiunque suoni, alterna compostezza e libertà astratta, caratterizzandosi con una presenza ‘on stage’ nel senso più ispirato.

Georgios Xylouris
Se il talento di Georgios Xylouris come cantante e suonatore di liuto sembra ultraterreno o, addirittura, un dono divino non c’è da sorprendersi. Membro di una famiglia per lungo tempo considerata in tutta la Grecia come reale in ambito musicale, Xylouris è uno degli artisti più amati a Creta, la più ampia e popolosa delle isole greche. La sua famiglia proviene da Anogeia, un villaggio di pastori sulle montagne dove si trova la “Caverna di Zeus”, fulcro della mitologia antica. Ascoltare Xylouris suonare il suo liuto dal collo lungo ed eseguire canzoni d’amore e libertà con la sua voce appassionata e caratteristica, significa fare esperienza della tradizione nella sua espressione più alta, acquisita per trasmissione diretta da suo padre.   Questo suono lo ha portato in giro per il mondo, a festival e concerti in Europa, Nord America e Australia – dove ha vissuto per 8 anni a Melbourne, assorbendo le influenze della fiorente scena rock locale – e, infine, nuovamente a Creta. Insegnare e suonare a casa, nelle piccole comunità dei villaggi, è la sua linfa vitale, …. Xylouris non avrebbe potuto essere nient’altro che un musicista: suo padre è il cantante e suonatore di lira cretese Psarantonis, un uomo amato da tutti,  a partire dagli etnomusicologi fino a Nick Cave. Suo zio era l’iconico Nikos Xylouris cantante e suonatore di lira che divenne il simbolo del movimento di protesta che fece cadere la giunta militare greca nel 1973. George era solo un bambino quando ha iniziato a suonare il liuto sulle ginocchia di suo zio Giannis Xylouris e, dopo avere accompagnando il suo celebre padre alle cerimonie del villaggo ha effettuato diverse registerazioni in studio. Fino a quel momento il liuto cretese era suonato come uno strumento di accompagnamento, ma con dischi come Antipodes – dello Xyouris Ensemble – Embolo – con suo zio Psarogianni- e Oso ki an Dernei o Anemos – realizzato con All Together Now – Xylouris ha mostrato il potenziale del liuto come strumento solista con un repertorio di brani propri e della tradizione. I suoi numerosi progetti testimoniano della sua inesauribile curiosità a livello musicale: il duo con Jim White – batterista dei Dirty Three di stanza a Brooklyn – con cui è in tour, The Xylouris Ensemble che presenta i suoi tre figli, per metà greci e australiani. I suoi concerti a casa sono diventati leggendari per la loro musica e potenza, il suo record onstage è attualmente di 18 ore consecutive.


Incontri, proiezioni e concerti a ingresso gratuito, posti limitati,
prenotazione obbligatoria

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